La Giunta regionale della Lombardia, su proposta di Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare, ha approvato la delibera che localizza terreni e immobili da destinare alla creazione di Case di Comunità, in tutto 218 sul territorio regionale, Ospedali di Comunità (71) e Centrali operative territoriali (101).

Come già stabilito a suo tempo, le strutture sorgeranno su terreni o immobili già esistenti di proprietà del servizio socio-sanitario regionale o di enti locali. Se sul territorio di Ats Brescia insisteranno 26 Case di Comunità, 7 Ospedali e 12 Centrali, in Vallecamonica avremo 8 Case, due Ospedali e una Centrale operativa. L’elenco delle strutture definito dalla delibera della Giunta regionale sarà inviato lunedì al Governo ed entro fine anno è prevista l’apertura, in ogni provincia, di due Case e di un Ospedale di Comunità.

In Vallecamonica confermate le Case della Comunità di: Ponte di Legno (Piazzale Europa), Edolo (Piazzale Donatori di Sangue), Breno (Via Nissolina), Darfo B.T. (Via Barbolini), tutte presso strutture del servizio sanitario regionale. Spazi anche negli ambulatori di proprietà comunale di: Cedegolo (Via Nazionale), Berzo Inferiore (Piazza Umberto I), Ossimo (Via Marconi) e Pisogne (Località San Gerolamo). Gli Ospedali di Comunità saranno realizzati presso i presidi ospedalieri di Esine e di Edolo. Presso la sede brenese dell’Asst verrà collocata la Centrale operativa territoriale della Valle.

Il provvedimento varato l’altro giorno dà attuazione alla recente Riforma socio-sanitaria lombarda vedrà una riorganizzazione che ha la funzione di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio-assistenziali, e collegarlo facilmente con la rete ospedaliera. La Casa di Comunità si propone anche come luogo di relazione e attenzione a tutte le necessità di vita della persona e della comunità.

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