La Vallecamonica, da sempre attenta alle esigenze delle persone più fragili, vuole entrare a far parte delle Comunità Amiche della Disabilità. Il progetto, nato nel 2021, vuole valorizzare quei territori in cui ci si prende cura delle persone diversamente abili, offrendo loro la prospettiva di una vita adulta, all’insegna del benessere, dell’appartenenza e dalla realizzazione di sé.

Ad oggi, le Comunità Amiche della Disabilità sono tre: una si trova nella Bassa Bresciana, una in Val Sabbia ed una in Friuli: essendo un marchio registrato, per riceverlo è necessario effettuare una richiesta formale, che viene presa in esame dagli artefici delle Comunità, ovvero la Fondazione Asm (Brescia), la Congrega della Carità Apostolica, la Fondazione Villa Paradiso (Brescia), la Fondazione Tassara e la Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo.

E’ quello che ha fatto di recente l’Azienda per i Servizi alla Persona di Vallecamonica, che ha così avviato un procedimento di indagine sociale che sarà condotto da analisti della società scientifica e che dovrà portare “ad una valutazione del processo d’inclusività sul nostro territorio, con l’auspicio di potersi poi avvalere di questo riconoscimento”.

Enti e cittadini che sono a vario titolo coinvolti sul tema della disabilità saranno quindi contattati dai ricercatori, ma il percorso intrapreso riguarda tutta la Valle: per questo è stata indetta per martedì 13 giugno alle ore 16:00 nella Sala Assemblee del Bim a Breno una conferenza stampa pubblica, in cui la Fondazione Tassara presenterà il percorso insieme a Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia; al Prof. Roberto Franchini, coordinatore scientifico delle Comunità Amiche della Disabilità ed ad Ilario Sabbadini, presidente dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona.

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