I resti del corpo decomposto di un militare, ma con la divisa e parte degli equipaggiamenti ancora quasi integri: è il ritrovamento effettuato sulla Vedretta di Lares, a quota 2935 metri nel gruppo dell’Adamello, da carabinieri e soccorso alpino, nel week end prima di Ferragosto.

In collaborazione con la direzione della Sovrintendenza dei beni archeologici della Pat, grazie agli specialisti dell’arma inquadrati nella squadra di soccorso alpino, le autorità hanno provveduto a recuperare i resti del soldato, presumibilmente appartenente all’esercito Austro-Ungarico e caduto nel corso della Prima Guerra Mondiale, e a trasportarli al cimitero di Trento dopo le autorizzazioni della Procura.

A permettere il ritrovamento è stato il costante ritiro del ghiaccio, che per un secolo ha custodito i resti del militare, attualmente a disposizione della Sovrintendenza, che cercherà di ricostruire la storia del soldato, anche grazie ad esami autoptici e storici, fino ad arrivare, se possibile, a dare un nome al militare.

Intanto nel corso dell’operazione Adamello 2023 il 2° reggimento genio guastatori della Brigata Alpina Julia a quasi 3000 metri di quota ha recuperato e messo in sicurezza oltre mille ordigni risalenti alla Prima Guerra mondiale che, a causa del caldo estivo e del ritiro costante dei ghiacciai, sono riaffiorati dopo più di un secolo.

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