L’ammissione avvenuta martedì scorso di Mirto Milani è stato solo l’inizio: dopo che il 27enne, in un lungo interrogatorio con il Pubblico Ministero, ha per la prima volta parlato a proposito dell’omicidio di Laura Ziliani, giovedì pomeriggio è stata la volta di Silvia Zani, la figlia maggiore dell’ex vigilessa di Temù nonché compagna di Milani.

Anche lei, in un interrogatorio tenutosi mercoledì sera, avrebbe ammesso le proprie responsabilità, confermando il movente economico dietro all’orribile gesto: mettere mano al patrimonio immobiliare della madre, uccisa soffocandola con un cuscino dopo averla stordita con dei farmaci.

I verbali, ora, sono stati secretati. La Procura di Venezia sta indagando sui colleghi di Brescia per presunte fughe di notizie in merito all’omicidio, dopo la denuncia dell’avvocato dei tre indagati, arrestati il 24 settembre scorso e che, dopo la chiusura delle indagini, come loro diritto, hanno chiesto di essere interrogati.

Questo pomeriggio, invece, l’interrogatorio di Paola Zani, 20 anni: anche lei, forse spinta dai passi compiuti da Milani e dalla sorella, potrebbe parlare e completare così la svolta alle indagini cominciate nell’estate scorsa, con il ritrovamento del corpo della donna nei pressi del torrente Fiumeclo.

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