Il primo maggio di pioggia avrà guastato i programmi di chi avrebbe voluto trascorrerlo all’aperto, ma ha avuto i suoi risvolti positivi. Le misurazioni del 2 maggio del livello del Sebino attestavano il livello dell’acqua a 64 centimetri, contro i 51 della media del periodo. Il riempimento ha raggiunto il 65% e la tendenza è al rialzo.

Negli ultimi dieci giorni in Vallecamonica sono scesi circa 50 millimetri di pioggia, ma per recuperare ci vorrebbe ben altro, poiché le falde sotterranee sono scariche. Per non parlare dello scarso apporto che darà la neve, sciogliendosi, al fiume e al lago. Insomma, il deficit idrico è ancora preoccupante: si attesta sul 43%, e un anno fa era del 60%.

Sulla questione si è soffermato anche il Consiglio regionale, con l’intervento dell’assessore a Enti locali, Montagna risorse energetiche e idriche Massimo Sertori, che ha ricordato le iniziative promosse in questi mesi dalla Regione di concerto con enti locali ed enti gestori. In particolare Sertori ha rimarcato che è attestabile l’incremento dovuto alle precipitazioni, ma non va tralasciato il lavoro del Tavolo permanente del Pirellone e quindi delle decisioni di posticipare la stagione irrigua oltre che di trattenere le acque dei laghi.

Dalla settimana prossima la crescita del lago rallenterà, per aumentare le portate verso la campagna. Per dare continuità alla risalita del livello del Sebino, fino a 110 centimetri sopra lo zero, saranno determinanti le manovre del Consorzio dell’Oglio.

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