La festa patronale delle Sante lo scorso fine settimana ha regalato a Lovere un assaggio d’estate, non solo climatico, con il meteo che ha concesso due interi giorni di tregua dal maltempo, ma anche turistico, con il lungolago preso d’assalto dai e visitatori.

Tra i vari momenti organizzati tra sabato e domenica, il solenne pontificale presieduto dal Vicario episcopale zonale della Vallecamonica, monsignor Pietro Chiappa, e i due appuntamenti di domenica pomeriggio: dapprima è stato benedetto dal parroco di Lovere, monsignor Alessandro Camadini, il rinnovato lungolago Marinai d’Italia, opera che ha permesso di ricavare anche un attracco per la storica motonave La Capitanio.

Successivamente ci si è spostati nella vicina Accademia Tadini, alla quale l’associazione culturale d’Ada, presieduta da Eletta Flocchini, ha donato il “Bozzetto per la scultura Beate Capitanio e Gerosa”, eseguito dallo scultore Timo Bortolotti nel 1948.

Eletta Flocchini, affiancata dal vicepresidente di “d’Ada”, Giorgio Buzzi, ha spiegato che la donazione nasce dalla volontà di promuovere il patrimonio storico artistico locale, restituendo al territorio un prezioso tassello utile a ricostruire la genesi del profondo legame fra la comunità loverese e l’artista: Bortolotti infatti aprì sul lungolago di Lovere il proprio studio e fu attivo negli anni fra il 1943 e il 1948, ricevendo importanti committenze in ambito pubblico, privato e religioso.

Entusiasta il direttore della Tadini, Marco Albertario, di fronte a un’opera che, ha affermato, arricchisce in modo significativo la sezione dell’Accademia dedicata alla scultura del Novecento. Albertario ha anche analizzato l’opera dal punto di vista iconografico, evidenziando la capacità dell’artista di creare una relazione tra le due figure delle sante, con l’invenzione di un gesto nuovo, un abbraccio, con Bartolomea che fa da sostegno a Vincenza.

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