Gli stereotipi si possono abbattere anche tramite il grande schermo e le storie da esso raccontate. E’ la convinzione del progetto “Che genere di film”, promosso dalla Fondazione Stensen di Firenze grazie al bando del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Cultura per “Il cinema e l’audiovisivo a scuola”.

Un progetto che, nell’edizione di quest’anno, ha raggiunto anche l’Alta Vallecamonica: tra le scuole che vi hanno aderito c’è infatti anche l’Istituto Comprensivo don Giovanni Antonioli, che ci partecipa con tre classi della Scuola Secondaria di Pontedilegno e di Vezza d’Oglio.

Obiettivo è educare gli studenti e le studentesse alla diversità tramite il linguaggio e gli strumenti del cinema: per questo, la scuola dalignese ha potuto contare sulla collaborazione del Cinema Alpi di Temù. Tramite workshop e un’esperienza da troupe cinematografica, le classi hanno girato un cortometraggio coerente con il tema di quest’anno, ovvero le differenze di genere e gli stereotipi che ancora esistono sull’universo maschile e femminile.

Utilizzare il cinema per educare le nuove generazioni al rispetto delle differenze e ad andare oltre le apparenze è una scelta fatta alla luce della società in cui viviamo, in cui l’immagine spesso è tutto: riuscire a decodificarla vuol dire anche imparare a raccontare il mondo rispettandone le sfumature.

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