Nuovi guai per la Brescia-Iseo-Edolo, con l’incendio di un vagone passeggeri, fortunatamente vuoto, avvenuto a Sale Marasino sabato mattina. Erano le 6:30 quando le fiamme sono divampate da sotto una carrozza non in servizio, ma in movimento.

Sul convoglio si trovavano il capotreno e il macchinista: i due non hanno esitato ad utilizzare gli estintori di bordo per spegnere le fiamme, domando il rogo. Leggermente intossicati dal fumo esalato dall’incendio, i due addetti di Trenord sono stati condotti in ospedale per accertamenti, mentre i Vigili del fuoco hanno provveduto a bonificare il vagone e a disporne le verifiche del caso. “Hanno dimostrato attaccamento al lavoro, anche in un momento di potenziale pericolo, esprimo a entrambi la mia gratitudine” il messaggio inviato in giornata dall’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente ai due coraggiosi addetti.

Le cause dell’incendio, ha intanto comunicato Trenord, sono in fase di accertamento da parte della Polfer, e per questo il treno è stato trasferito nel deposito di Iseo. Il traffico ferroviario non è stato particolarmente penalizzato e i disagi si sono limitati alla soppressione di una corsa, e a ritardi di 30 minuti per tutta la mattinata.

Insomma, per la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo un altro, seppur piccolo, incidente, che fa riflettere sulle condizioni del servizio, anche in vista del grande progetto H2IseO. Se Legambiente Basso Sebino mette in rilievo come “Mentre gli amministratori di FNM sognano costosissimi treni a idrogeno, il treno incendiatosi è un Aln 668 che ha 50 anni, e che, considerato l’acquisto nell’ultimo decennio di una serie di convogli nuovi, avrebbe dovuto essere in pensione”, la mente degli utenti non può che tornare ai disagi passati – il deragliamento ad Iseo e la frana caduta tra Cedegolo ed Edolo – e a quelli ancora in atto: tra Marone e Pisogne (dove a settembre 2023 è caduto un camion in seguito a un grave incidente stradale), a causa del danneggiamento della linea ferroviaria, i binari non sono transitabili e nemmeno la sottostante pista ciclopedonale Vello-Toline può essere percorsa.

Ferrovie Nord Milano da parte sua ha assicurato che entro il 31 marzo i lavori di ripristino saranno terminati. Ma, se le reti paramassi danneggiate nell’incidente sono state ripristinate, non sono ancora stati avviati gli interventi di rinforzo e consolidamento del muro in pietra che sostiene l’infrastruttura ferroviaria tra le gallerie Vaccarezzo e Santa Barbara, un lavoro da eseguire tramite il posizionamento di contrafforti. I dubbi sul rispetto delle tempistiche, col passare dei giorni, si stanno facendo concreti.
Scalpita il Comune di Marone: “Con la bella stagione in arrivo la strada ciclopedonale è irrinunciabile”.

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