Dopo il cedimento a Lovere di un tratto del muro che sosteneva via Giorgio Paglia, che da giovedì sera ha interrotto i collegamenti con Castro e rischiato di isolare completamente la Lucchini Rs, i problemi legati alla viabilità restano parecchi. I sindaci di Lovere, Alex Pennacchio, e di Castro, Mariano Foresti, presenteranno mercoledì pomeriggio in Prefettura a Bergamo le loro richieste.

Per l’ipotesi del transito dei camion sulla litoranea 469, l’interlocutore è Anas, che parteciperà alla riunione: attualmente il limite indicato dai cartelli presenti a Riva di Solto è pari a 6,5 tonnellate, una portata che taglia fuori tutti i rifornimenti della Lucchini Rs. La richiesta dell’azienda è che si arrivi a 50 tonnellate: sarà l’ente stradale a indicare se la statale è in grado di sopportare tali portate.

Intanto, fino a mercoledì sera, un numero limitato di mezzi dello stabilimento Lucchini, di portata ridotta, è stato autorizzato a transitare in uscita da via Bergamo a Lovere. Per quanto riguarda questa strada, i sindaci proporranno al prefetto l’istituzione del doppio senso di marcia in via Bergamo, con limitazione alle sole auto, mezzi di soccorso e di trasporto pubblico.

Da lunedì mattina nel cantiere che doveva mitigare il rischio idrogeologico dell’area di Cornasola, dove si è verificato il crollo, sono arrivati i primi macchinari necessari a rinforzare il muro di sostegno e ricostruire la strada. In meno di un mese, hanno assicurato le due amministrazioni, via Giorgio Paglia dovrebbe ritornare percorribile almeno in un senso di marcia.

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