Lovere non si fa mancare neanche quest’anno la Settimana della Cultura Classica, un evento nato per diffondere, approfondire e difendere la cultura classica, perché possa continuare ad essere un riferimento per le giovani generazioni che vogliono capire il passato, interpretare il presente e progettare il futuro.

Un’edizione, la sedicesima, che deve però fare a meno di una delle artefici dell’iniziativa: ad aprile è infatti venuta a mancare la professoressa Ornella Bardelli, morta a 70 anni a Rogno. Fu lei a creare il laboratorio teatrale da cui, poi, nacque la Settimana della Cultura Classica: ecco perché questa edizione è dedicata a lei.

Al centro delle attività in calendario, dal 15 maggio al 7 giugno, ci sono ancora realtà scolastiche di varia provenienza, tutte accomunate dal lavoro sui temi della continuità tra mondo antico e moderno tramite la rappresentazione teatrale.

Location principale di gran parte degli allestimenti è il Teatro Crystal: qui saranno messe in scena opere come “Menecmi”, “Uccelli”, “Antigone” ed “Elena”, ma anche i lavori shakesperiani “Sogno di una notte di mezza estate” e “Otello”.

L’Accademia Tadini si fa invece protagnista della mostra “Un altro punto di vista. Il ritratto d’uomo di Salomon Adler”, visitabile fino all’11 giugno, mentre all’Atelier Tadini dal 20 maggio al 4 giugno sarà allestita la mostra “Oltre l’immaginario”; entrambe le rassegne sono curate dagli studenti dei liceo Decio Celeri.

Lo spettacolo si farà immagine anche con Proiectura, un videomapping sulla facciata dell’Accademia Tadini previsto per la sera del 27 maggio. Come detto, ad essere coinvolti nella Settimana della Cultura Classica non sono solo gli studenti loveresi, ma anche quelli provenienti da altri istituti: tra quelli, i licei di Pioltello (Milano), Novara, Faenza, Massa Carrara e, per la Vallecamonca, il Liceo Golgi di Breno.

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