Luigino Gusmeroli, 76 anni, valtellinese, e Carlo Capurso, 79 anni, residente a Cremona, sono le due vittime degli incidenti avvenuti ieri a poca distanza di tempo uno dall’altro, sulle montagne camune.

Il 76enne era con un gruppo di escursionisti valtellinesi e stava affrontando in discesa il sentiero che congiunge la Val Salarno alla Val Miller di Sonico. Ad un certo punto il pensionato è stato travolto da un masso. La scarica di sassi ha colpito in modo meno grave, anche se si trova ricoverata all’ospedale di Esine, anche una donna della comitiva.

La tragedia ieri mattina si è consumata verso le 10:30 e non appena la richiesta di aiuto è giunta alla centrale dell’Areu, sono scattati i soccorsi, con l’eliambulanza e il Cnsas. Luigino Gusmeroli, originario di Tartano, ma residente a Dazio, da qualche anno aveva ceduto la sua impresa edile ai due figli e si dedicava spesso alla sua passione per la montagna.

Poche ore dopo, attorno alle 14:00, sulle montagne che dividono Borno dalla Val di Scalve, Carlo Capurso, 79 anni, fotografo, alpinista esperto e molto legato alla Vallecamonica e all’Altopiano (in questi giorni si trovava a Ossimo, in una casa presa in affitto) è precipitato per almeno 150 metri in una zona molto impervia, per cause ancora in corso di accertamento, nella zona di Cima Moren.

Carlo non era solo, con lui c’era un amico con il figlio 12enne. I due, disperati e sotto shock, hanno chiesto soccorso. I sanitari giunti da Sondrio con gli uomini del Soccorso alpino non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 79enne e avviare le operazioni di recupero con l’ausilio del verricello.

Quindi la salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale di Esine e in serata il magistrato ha rilasciato il nullaosta per restituire la salma alla famiglia. Fotografo naturalista professionista e giornalista pubblicista, Capurso era il direttore della rivista della sezione Cai di Cremona, Il Rododendro.

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