Nuova udienza, mercoledì scorso, per il processo che deve stabilire le responsabilità sulla morte, durante le prove ufficiali della Malegno-Borno di quattro anni fa, di Mauro Firmo, 57enne commissario di gara di Castenendolo travolto dall’auto di Cristian Furloni, che colpì anche Davide Foroni, rimasto ferito.

Un processo che verte principalmente sulle questioni tecniche: nell’ultima udienza, gli avvocati di Francesco Tartamella (direttore di gara), Francesco Bellingeri (delegato all’allestimento del percorso e membro del Comitato tecnico Aci) e Sergio Sensi (ispettore di sicurezza), a processo per omicidio colposo, hanno sostenuto tramite la presenza dei consulenti incaricati la tesi secondo cui il cartello “20” era posizionato correttamente –a differenza di quanto sostiene l’esperto incaricato dalla Procura, per cui doveva essere 65 metri più avanti- e che, indicando un settore, i commissari di gara avevano libertà di muoversi al suo interno a seconda della propria esperienza. Una posizione rimarcata anche da Bellingeri, sentito proprio durante l’ultima udienza, che ha ribadito come tutto si sia svolto secondo le regole.

Non è d’accordo l’accusa: per il Pm Tartamella e Bellingeri avrebbero “con negligenza, imprudenza ed imperizia”, omesso di rilevare la difformità del posizionamento del cartello, mentre Sensi non avrebbe accerto il corretto allestimento del percorso di gara, lo schieramento dei commissari e l’irregolarità della postazione 20. Il processo è stato aggiornato al 24 novembre prossimo, la sentenza dovrebbe arrivare l’anno prossimo.

Share This