Non sono passate inosservate a Malegno – e hanno destato qualche moto di malinconia – le ruspe che un po’ alla volta, da questa settimana, stanno abbattendo la struttura dell’asilo. Generazioni di malegnesi lo hanno frequentato e lo stesso sindaco, Paolo Erba, non ha nascosto di provare emozioni contrastanti di fronte alla demolizione di un luogo in cui tutti i bambini del paese hanno giocato e sono cresciuti.

Ma la convinzione è quella di voler guardare avanti, ai benefici che avranno le future generazioni, che godranno di una struttura più spaziosa, moderna, sicura e sostenibile. Le due sezioni della materna, più due di primavera saranno sullo stesso piano, mentre al pianterreno ci saranno cucina, refettorio e spazi per i servizi. Al piano di sopra andranno invece il nido e una sala polifunzionale, che attualmente manca a Malegno.

In tutto verranno investiti 2,3 milioni di fondi Pnrr, già nelle casse comunali. Una volta terminata la demolizione, che durerà due settimane, prenderanno il via le indagini archeologiche, per verificare che non ci siano reperti che necessitano diessere indagati o conservati. Nell’edificio accanto, che ospita il Centro di comunità Ales Domenighini, i lavori sono infatti fermi da un anno proprio in seguito ad alcuni significativi ritrovamenti archeologici.

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