L’accoglienza migranti è al centro del dibattito tra i sindaci: sono tremila le persone attese in Lombardia a breve, che fanno parte di quegli oltre 78mila sbarchi sulle nostre coste a partire dallo scorso primo gennaio e aggiornati al 18 luglio.

Il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, che coordina l’accoglienza dei profughi assegnati alla nostra provincia dalla Regione ospitati nei Cas, Centri di accoglienza straordinaria, parla di un flusso che non si è mai fermato in questo 2023, più degli altri anni, in un crescendo continuo: “Siamo vicini alle 1.500 persone nei nostri centri, più i quasi 200 ucraini rimasti”.

La difficoltà a reperire i posti è concreta, ma la Prefettura conta sulla collaborazione dei sindaci bresciani. Sono 93 quelli interessati o da un Cas o da un progetto Sprar. Ne mancano 150, a cui Laganà nelle scorse ore ha rivolto un appello perché aiutino a trovare appartamenti in cui sistemare i profughi, facendo anche capire ai proprietari che non vi è rischio sull’affitto, onorato dai gestori tramite la cifra ministeriale.

Al momento i gestori sono: Boschetti, Provincia Lombardo Veneta, Impresa Sociale Ekopra, Comunità Fraternità, Intreccio, Coop Il Ponte, Fondazione opera Caritas, La Rete, Scalabrini Bonomelli, Un Mondo Un Puzzle, Emergency Transport onlus, Progetto Accoglienza & Integrazione, Rosa Camuna, Pianeta Terra.

La sindaca di Brescia Laura Castelletti e intervenuta chiedendo: “I Comuni non possono essere lasciati soli a gestire un’emergenza complessa e onerosa. Mi appello ai sindaci di centrodestra e al presidente della Regione Attilio Fontana affinché venga chiesta una regia nazionale”.

Share This