Il gip ha convalidato la custodia cautelare in carcere nei confronti del 35enne camuno arrestato il giorno della Vigilia di Natale in flagranza differita (primo caso in Italia dopo la riforma del Codice Rosso), dopo numerosi messaggi di minacce rivolti all’ex fidanzata, una 30enne anche lei residente in Vallecamonica.

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Breno dopo che la donna si era presentata in caserma chiedendo loro aiuto e mostrando i messaggi minatori ricevuti appena poche ore prima. Grazie alla riforma del Codice Rosso è stata infatti introdotta la misura dell’arresto in flagranza differita, che permette l’arresto di una persona nel caso il reato sia dimostrabile tramite foto, video o altre documentazioni informatiche o telematiche che rilevino atti persecutori, di maltrattamento in famiglia o violazione di divieto di avvicinamento entro le 48 ore dal fatto.

Proprio i messaggi ricevuti su WhatsApp, con cui l’uomo minacciava la ex di bruciarla con l’acido, sono stati determinanti nell’effettuare l’arresto. La vicenda si trascinava da sette mesi, dopo la fine della relazione: il 35enne non aveva mai superato la rottura né aveva accettato il fatto che la donna frequentasse un altro uomo.

Negli ultimi tempi, i messaggi erano diventati sempre più pesanti, fino a generare nella 30enne un’ansia ed una paura che non la facevano stare bene. Da qui, la decisione di denunciare. “La ragazza si è rivolta a noi in mattinata, in serata è tutto finito: avevamo già arrestato il suo aguzzino”, ha raccontato al Giornale di Brescia il luogotenente Massimiliano Addonisio, che ha effettuato l’arresto.

“Quando ci siamo trovati davanti a lui”, ha aggiunto, “sapeva benissimo la ragione della nostra visita. Non ha protestato, si è detto pentito”. I carabinieri, perlustrando l’abitazione, non hanno trovato flaconi di acido, ma questo non ha ammorbidito la sua posizione. L’uomo è stato così portato nel carcere di Canton Mombello. Davanti al gip, ha preferito rimanere in silenzio e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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