Non solo politici locali, autorità e direttori hanno preso parte all’inaugurazione del sentiero che collega il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane di Capo di Ponte con le Foppe di Nadro e la Riserva delle Incisioni: anche i lavoratori esternalizzati hanno voluto farsi notare, con tre striscioni che parlavano per loro. Un modo per i dipendenti esterni dei siti archeologici camuni per sottolineare la loro indignazione per “appalti al ribasso e paghe da fame” e per dire “stop al precariato”, come si leggeva appunto sui messaggi scritti con la vernice spray su dei lenzuoli bianchi appesi uno all’ingresso e due lungo il percorso.

Queste persone sono in mobilitazione da dicembre: sono 12, contro i 7 dipendenti statali assunti dal Ministero, e come loro lavorano da anni nei siti e nei musei che fanno capo al Mic Ministero Cultura, e alla Drlom Direzione regionale Musei Lombardia, sono essenziali per mantenere le aperture e in alcuni contesti svolgono le stesse mansioni del personale statale. La differenza la fa lo stipendio, che è di meno di 6 euro all’ora per gli esternalizzati.

La Comunità Montana di Vallecamonica se ne sta occupando, come ha assicurato l’assessore alla Cultura Massimo Maugeri. La direttrice regionale Emanuela Daffra invece non ha rilasciato dichiarazioni in merito e giovedì scorso non era presente all’evento di inaugurazione del sentiero e di una sala del museo di Nadro.

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