La frana sul Monte Saresano, un anno fa, iniziava a preoccupare i residenti di Tavernola Bergamasca e dei Comuni confinanti, ma anche di quelli che si affacciano sulla sponda opposta del lago d’Iseo (tra cui Monte Isola), per il suo spostamento di un centimetro al giorno.

Poi, il movimento si assestò intorno a 0,2-0,3 millimetri al giorno, ma l’attenzione non è mai calata. Lo dimostra il decreto della Direzione Generale Ambiente e Clima della Regione giunto nei giorni scorsi con cui si ordina lo stop alle esplosioni all’interno della miniera Ca’ Bianca di Parzanica, dove si estrae la marna per produrre il cemento nello stabilimento di Tavernola Bergamasca.

Una sospensione che si ipotizza durerà fin quando non saranno effettuate le opere di mitigazione della frana: operazione che richiederà tempi lunghi. Due settimane fa è stato pubblicato sulle Gazzette Ufficiali il bando di gara per i servizi di progettazione, per un costo totale stimato di 11,1 milioni di euro ed una partenza dei lavori prevista non prima del 2023.

Nel frattempo, nella miniera si potrà continuare a lavorare tramite l’abbattaggio meccanico della marna, messo in atto grazie a degli escavatori meccanici il cui utilizzo sarà sottoposto a monitoraggio per valutarne eventuali conseguenze sulla frana stessa. Soddisfatti i sindaci del lago, in primis Ioris Pezzotti, primo cittadino di Tavernola Bergamasca, che spera che lo stesso spirito di squadra sia utilizzato anche per affrontare il tema della delocalizzazione del cementificio.

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