Lavorava per la Coget Impianti di Corteno Golgi la vittima dell’incidente sul lavoro Sami Macukulli, 23enne di origine albanese, residente a Caorle, che ha perso la vita il 13 giugno scorso nell’area artigianale di Castegnato.

Il giovane è precipitato da oltre 45 metri mentre, su un traliccio dell’alta tensione di Terna, stava procedendo alla manutenzione della linea elettrica, a causa della rottura del cavo dell’imbragatura di sicurezza a cui era agganciato.

Nelle scorse ore nel registro degli indagati, per omicidio colposo, su disposizione del pm Lisa Saccaro è stato iscritto il 65enne titolare della società per cui lavorava la vittima, dipendente della Coget Impianti srl, che ha messo a disposizione i presidi di sicurezza.

Un atto dovuto, e di garanzia, per consentirgli di partecipare con un proprio consulente all’accertamento tecnico finalizzato a individuare eventuali responsabilità, con particolare attenzione alle condizioni della catena di sicurezza che reggeva Sami. La Procura ha infatti disposto una serie di approfondimenti per fare piena luce sulla dinamica dell’infortunio mortale.

Per capire come si sia potuta spezzare la fune a cui era agganciato, il pm Saccaro ha disposto un incarico che verrà conferito il 24 luglio, lunedì prossimo. Accertamenti che riguarderanno le condizioni della catena di sicurezza, dal tipo di materiale alla tenuta, all’idoneità e a tutto quanto può aver provocato la terribile caduta che ha causato la morte del giovane. Questa imminente attività investigativa va ad aggiungersi a quanto già svolto dalla procura.

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