Spostarsi utilizzando la Ciclovia dell’Oglio o il treno, usufruire di bici ed auto elettriche messe a disposizione dei Comuni e ridurre di conseguenza le emissioni di anidride carbonica su tutto il territorio. Questo, in sostanza, l’obiettivo del progetto Move in Green, che è stato presentato a Breno mercoledì: la Provincia di Brescia, ente capofila, sta collaborando con il Bim di Vallecamonica per mettere in atto già dalla prossima primavera quello che dovrà far parte del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.

Vale a dire, dare la possibilità ai camuni di raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro senza utilizzare la macchina. Per farlo, si rende necessario potenziare i due assi strategici della Vallecamonica, la Ciclovia dell’Oglio, appunto, e la linea ferroviaria, non solo a scopo turistico.

Il progetto prevede la connessione con i principali poli di attrazione del territorio (l’ospedale di Esine, i plessi scolastici, le zone artigianali/industriali ed i centri commerciali sparsi tra Sonico e Cividate Camuno) attraverso sistemi di mobilità “dolce“ (auto elettriche e biciclette a pedalata assistita).

Gli enti coinvolti si sono suddivisi i lavori: se il Bim si sta occupando degli interventi infrastrutturali per il miglioramento dell’accessibilità della ciclovia con opere in sette Comuni (tra cui la realizzazione del sottopasso per la stazione ferroviaria a Darfo Boario Terme), la Provincia ha provveduto -grazie ad un accordo quinquennale con E-Vai- all’acquisto di ottanta mezzi elettrici (70 tra auto e van e 10 bici) che saranno distribuiti tra i Comuni di Edolo, Cedegolo, Capo di Ponte, Breno, Boario, Pisogne e Sulzano.

In questi paesi troveranno spazio anche alcuni dei venticinque punti di ricarica di auto elettriche: per gestirne l’utilizzo, sarà messa a disposizione dei residenti un’app, ma è anche prevista una campagna informativa, composta anche da alcuni incontri, come il webinar del prossimo 29 novembre.

Dalla Provincia, inoltre, arriveranno 300 euro all’anno per cinque anni per la manutenzione di ciascuna bicicletta data ai Comuni. I lavori, come detto, sono in corso, con l’obiettivo di chiuderli entro marzo dell’anno prossimo e fare in modo che la mobilità dolce possa diventare protagonista già della prossima estate. Oltre un milione e mezzo di euro il valore del progetto, di cui 922mila circa dal Ministero ed i restanti 620mila dagli enti locali.

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