Una lunga e complicata trattativa che si è conclusa non nel migliore dei modi: si può riassumere così il comunicato diramato da Cgil e Cisl in merito alla vicenda che coinvolge i lavoratori esterni impegnati nell’accoglienza e vigilanza dei Musei Nazionali della Vallecamonica di Capo di Ponte e Cividate Camuno, che dal 1° dicembre scorso si erano ritrovati senza un contratto da parte della ditta che si era aggiudicata il nuovo appalto per il servizio.

Contratto che, ricordano i sindacati, doveva essere presentato ai lavoratori entro il 30 novembre e che, invece, i dipendenti hanno firmato solo nella giornata di mercoledì 7 dicembre, dopo giorni di contrattazione con la ditta e poche ore prima della presa di servizio.

Cgil e Cisl parlano di “grande senso di responsabilità di consentire le aperture dei siti e seria preoccupazione di perdere il proprio posto” da parte dei lavoratori, che hanno accettato un accordo definito “inadeguato alle mansioni e indecente dal punto di vista retributivo”.

“Non possiamo ritenerci soddisfatti”, è il commento delle organizzazioni sindacali, “questa decisione rappresenta una sconfitta per i diritti dei lavoratori, stretti tra l’assenza di un sostegno da parte della Direzione Regionale Musei Lombardia e l’insistenza della ditta aggiudicataria. Questa situazione non può e non deve diventare la norma, dato che è frutto di scelte oculate e si perpetua da anni nei Siti Nazionali della Vallecamonica e non solo. Una situazione che chiama tutte le parti in causa ad assumersi delle pesanti responsabilità: il Ministero della Cultura che permette appalti a queste condizioni, la Direzione Regionale Musei Lombardia per i contratti di riferimento suggeriti e avallati, per la mancanza di comunicazione e lo scarico delle responsabilità, oltre all’accettazione di proposte di ribasso oltre il 33% del prezzo stabilito dalla gara. Infine la ditta aggiudicataria per le modalità tenuta durante la contrattazione, per le proposte di contratto, per le modalità totalmente irrispettose nei confronti dei lavoratori”.

Per i lavoratori, però, la questione non può dirsi conclusa: la loro volontà è di continuare nella battaglia per ottenere il corretto riconoscimento economico e contrattuale, motivo per cui i sindacati chiederanno “l’immediata apertura di un tavolo di confronto, che coinvolga tutte le istituzioni e il Ministero, riguardo la gestione degli appalti per il servizio di accoglienza e vigilanza dei siti museali”.

Share This