Il Musil di Cedegolo scalda i motori e, dopo i mesi di stop invernali, si prepara ad una riapertura primaverile, sempre nella speranza che l’onda dei contagi si abbassi e che le limitazioni diminuiscano. René Capovin, direttore del Museo dell’Energia Idroelettrica, sta così lavorando per offrire ai visitatori delle novità.

La prima che dovrebbe debuttare sarà la mostra “Raccontare il lavoro: Iseo Serrature”, a cura di Uliano Lucas, fotografo. In estate, da giugno ad ottobre, sarà invece la volta de “I ghiacciai”, mostra realizzata in collaborazione con il Muse di Trento, al cui interno ci sarà una sezione dedicata all’Adamello.

Sempre l’estate dovrebbe servire anche a riaprire i laboratori ludici e culturali che, l’anno scorso, coinvolsero duemila persone. L’autunno sarà dedicato alla mostra fotografica “Energia delle Alpi”, dedicata alla storia dell’idroelettrico in Italia. Uno sguardo, infine, anche al 2022, quando a Robert Musil, scrittore che soggiornò ad Edolo, sarà dedicato un convegno.

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