Era stato aperto nel 2020 da Navigazione lago d’Iseo e Autorità di Bacino il contenzioso con l’azienda Zara metalmeccanica di Dolo, in provincia di Venezia, alla quale, 5 anni prima, era stata commissionata la costruzione di due motonavi, chiamati “Sale Marasino” e “Predore”.

Quest’ultima non è mai entrata in funzione e si trova tutt’ora nei cantieri di Costa Volpino sottoposta a lavori, dopo che un ricorso ha consentito alla Navigazione di entrare in pieno possesso della motonave nel 2022. L’obiettivo è che entri in servizio nel 2024.

Il battello “Sale Marasino” a propulsione tradizionale, addirittura non è mai stato completato e non è mai arrivato sul Sebino; l’importo stanziato tramite un contributo regionale era di 1,7 milioni di euro. Sulla base della sentenza del Tribunale di Brescia dell’altro giorno, che ha dato ragione alla società del trasporto pubblico, verrà restituita alla Regione Lombardia la somma a suo tempo anticipata.

La sentenza di primo grado emessa dai giudici della Sezione specializzata in materia di impresa ha stabilito che il costruttore dovrà restituire tutti i soldi che NLI aveva versato oltre agli interessi, alle penali e al pagamento delle spese legali. La cifra deve essere ancora quantificata, anche se si parla di oltre 1 milione di euro.

“La sentenza conferma la piena correttezza dell’operato delle società controllate da Autorità di bacino”, ha affermato il presidente della stessa Alessio Rinaldi di fronte alla notizia, che ha subito comunicato ai sindaci e agli amministratori dei comuni soci (tutti i paesi rivieraschi dei laghi di Iseo Endine e Moro) e ha aggiunto: “Il pronunciamento dei giudici ci rende giustizia anche per i danni di immagine affrontati”.
Zara Metalmeccanica ha ora 30 giorni di tempo per presentare ricorso in Appello

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