È stato posticipato da giovedì 2 a venerdì 3 marzo il tavolo regionale sull’emergenza idrica e l’utilizzo della risorsa acqua, che verrà direttamente coordinato dal presidente della Regione, Attilio Fontana, alla presenza dei consorzi di bonifica ed irrigazione, ma anche enti regolatori dei laghi, gestori idroelettrici, e delle associazioni di categoria del mondo agricolo.

Al tavolo di lavoro verranno valutate le strategie e le azioni che possono essere messe in campo per gestire la prossima stagione estiva. A dicembre l’ente aveva sollecitato la massima cautela nell’utilizzo delle risorse, chiedendo al Governo di prorogare lo stato di emergenza nel nord Italia, mentre a gennaio si era accordato con i gestori dei laghi regolati per trattenere più risorsa possibile nei grandi laghi e Terna spa, gestore nazionale del sistema elettrico, stante il contesto di criticità, ha confermato massima disponibilità a una gestione coordinata degli invasi idroelettrici per fronteggiare la crisi idrica.

Si guarda ai livelli dei laghi, con il Benaco in sofferenza, attualmente stabilizzato a +45 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera, quando lo scorso anno al primo marzo era a +105. Nel Sebino c’è un terzo dell’acqua che contiene di media in questo periodo: 12,8 milioni di metri cubi di acqua contro gli oltre 38 milioni della media stagionale.

A preoccupare anche le pochissime risorse di manto nevoso in quota, che non contribuiranno a rimpinguare i bacini: in Adamello c’è la metà di riserve di neve rispetto al solito, per un volume calcolato in 120 milioni di metri cubi d’acqua. E la portata dell’Oglio è bassissima, la più bassa di sempre: all’altezza di Pisogne l’afflusso a lago è stato calcolato in questi giorni in 15 metri cubi al secondo.

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