Nel corso dell’ultima assemblea della Comunità Montana e del Bim svoltasi il 26 aprile a Breno, il sindaco di Niardo Carlo Sacristani ha preso la parola per aggiornare gli enti, i loro assessori ed i colleghi sindaci sulla situazione post alluvione che il suo Comune sta affrontando da 9 mesi.

Grazie all’accordo quadro stipulato dalla Comunità Montana con cinque imprese, sono stati avviati i lavori in quota per liberare le briglie dei torrenti che la notte del 28 luglio hanno scaricato a valle fango, sassi, tronchi e detriti sconvolgendo la viabilità e numerose abitazioni.

Nel giro di poco più di un mese sono stati portati via dalle briglie almeno 40mila metri cubi di materiale. Altri lavori sono in corso per ripristinare gli argini e iniziare l’asportazione del materiale depositato presso il campo sportivo al bivio di Losine, ma anche i sassi e la terra che ancora si trovano nei prati situati tra il paese e la superstrada.

Sacristani ha ringraziato la Comunità Montana per il prezioso supporto, senza il quale il Comune di Niardo non sarebbe in grado di far fronte alle spese e alle procedure burocratiche necessarie. Un grazie è stato rivolto anche ai cittadini di Niardo e ai privati che avevano attività al Crist, per la pazienza che stanno dimostrando. “I cittadini di Niardo non hanno ancora preso un euro” ha affermato il sindaco, che ha quindi letto l’appello inviato la scorsa settimana insieme al sindaco di Braone Sergio Mattioli all’attuale Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Nella lettera Sacristani e Mattioli sottolineano: “In seguito all’alluvione, molte case, attività artigianali ed agricole sono state rese inagibili; ancor oggi abbiamo 10 famiglie che non sono rientrate nelle loro abitazioni e diverse aziende si sono dovute trasferire altrove o ripristinare i locali per proseguire nelle loro attività”. I sindaci rimarcano con gratitudine l’enorme macchina della solidarietà, di soccorso e d’intervento e il fatto che per i Comuni siano stati stanziati fondi cospicui per l’emergenza.

“Cogliamo però l’occasione per chiederLe una risposta altrettanto rapida per il primo ristoro per privati, ossia famiglie e aziende che hanno subito i danni e che attendono da quasi un anno, impossibilitati ad affrontare economicamente la ripresa. Pertanto, Signor Ministro, converrà sulla necessità di integrare con dei finanziamenti gli indennizzi che permettano in tempi brevi la ricostituzione di quel tessuto sociale e imprenditoriale duramente colpito e che i piccoli Comuni di montagna come i nostri, già sofferenti per un’economia minimale, hanno urgenza di ripristinare”.

Sacristani ha chiesto ai sindaci presenti all’assemblea di fare proprio l’appello e di mobilitarsi insieme a Niardo e Braone affinchè si arrivi rapidamente a una risposta concreta per i cittadini.

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