(foto da Corriere della sera – Brescia)

A 24 ore dall’incidente sul lavoro costato la vita a Martino Febbrari, operaio addetto alla manutenzione idraulico-forestale del Consorzio Forestale Alta Valcamonica, è stato diffuso dai Sindacati Camuno sebini FLAI CGIL – FAI CISL – UILA UIL un comunicato congiunto: “Apprendiamo con costernazione ed enorme tristezza la notizia. Quanto accaduto ci colpisce profondamente e come Organizzazioni Sindacali esprimiamo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Martino, stringendoci a loro in questo momento di dolore” scrivono le sigle di categoria, sottolineando che la vittima, 42 anni, lascia un figlio piccolo e la compagna in attesa di un altro bimbo, e che inoltre nell’infortunio sono stati coinvolti in modo meno grave altri lavoratori del Consorzio.

“Chiediamo agli organi preposti che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto che vengano accertate eventuali responsabilità e che si verifichi scrupolosamente se sono state seguite tutte le norme contro gli infortuni sul lavoro, previste dalla legislazione vigente”.

La nota sindacale prosegue rimarcando che nel mondo del lavoro si assiste ad una strage continua, dove l’aumento degli infortuni è una costante: “Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2022 a livello nazionale si sono rilevate complessivamente 536.002 denunce di infortunio, il 35,23% in più rispetto al periodo gennaio settembre 2021”. Si prosegue con i dati locali: “Nella provincia di Brescia gli infortuni mortali nel 2022 esclusi gli infortuni in Itinere, sono stati 14 e nei primi due mesi del 2023 ne contiamo 4”.

I sindacati Cgil Cisl e Uil Vallecamonica Sebino Brescia tornano quindi a chiedere con insistenza che vengano sempre messe in campo tutte le azioni necessarie in termini di prevenzione, formazione e informazione ai lavoratori e controlli nei luoghi di lavoro. “Fatti come questi non si devono mai più verificare. Come OO.SS ci mettiamo a disposizione dei famigliari di Martino Febbrari e dei lavoratori coinvolti nell’infortunio, per garantire tutta la tutela necessaria”, conclude la nota.

Share This