Trasformare un’ex area industriale, oggi dismessa, in un luogo di benessere e di contatto tra uomo e natura: è la sfida che si propone di portare a termine la Fondazione Bettoni, proprietaria dell’area di Montecolino, promontorio all’ingresso di Pilzone d’Iseo, che ha presentato al Comune un progetto denominato “Regenerative gardens”, ideato dallo Studio Boeri di Milano.

L’idea è quella di riqualificare la zona che nel 2016 Christo utilizzò come quartier generale di The Floating Piers e che da decenni è di fatto abbandonata a se stessa, inserendovi al suo interno una ricettività sparsa con alberghi, terme e ristoranti.

Il progetto è molto ambizioso: ha un costo di 40 milioni di euro (per cui la Fondazione, dopo aver ottenuto tutti i permessi necessari dal Comune, inizierà a cercare partner) e permetterà all’edificio che una volta ospitava una fabbrica tessile di diventare un centro termale, con giardino e percorsi che conducono ad uno spazio aperto, con un sistema di piscine; prevista anche un’area a lago, con accesso pubblico e regolamentato.

Se il Comune di Iseo si è detto soddisfatto del progetto e pronto a collaborare, da Legambiente Basso Sebino giunge un monito: “La riqualificazione dell’area deve avvenire nel rispetto di soluzioni ecocompatibili e sostenibili che puntino alla valorizzazione naturalistica dell’area”.

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