Dopo i successi dei primi due incontri di Breno (con Sigfrido Ranucci) e Bienno (con Vittorino Andreoli), il Festival OltreConfine diretto da Stefano Malonno si sposta sull’Alto Sebino per affrontare un tema d’attualità che purtroppo riguarda sempre più persone, sopratutto tra i giovani.

Mercoledì 17 aprile alle ore 21:00, al Cinema Iride di Costa Volpino, sarà ospite Franceca Fialdini, autrice e conduttrice televisiva (attualmente è in onda il sabato sera su Raitre con “Le ragazze” e la domenica pomeriggio su Raiuno con “Da noi a ruota libera”) per presentare “Nella tana del coniglio. Quando la lotta con il cibo diventa un’ossessione”, da lei scritto con Leonardo Mendolicchio ed edito da Rai Libri.

Frutto anche della sua esperienza nella trasmissione di Raitre “Fame d’amore”, che conduce da cinque stagioni e dedicato al racconto dei disturbi del comportamento alimentare e di altre espressioni di disagio giovanile, nel volume Fialdini racconta sei incontri con altrettante persone affette da disturbi del comportamento alimentare: sei dialoghi in cui le parole acquistano un valore centrale per riflettere i motivi nascosti di un dolore che trasfigura il corpo ma inizia chissà dove.

Protagonisti del libro sono Martha, Benedetta, Marco, Giulia ed Anna: tramite le loro storie, il libro ci invita a guardare cosa c’è dentro la tana in cui sono caduti mentre rincorrevano un mito, un ideale di perfezione, un bisogno d’amore, o una visibilità, un po’ come Alice inseguiva il bianconiglio bianco, senza accorgersi che la corsa cieca li stava risucchiando dentro un vortice di ossessioni.

L’intento di questo libro è portare a chiunque una riflessione sull’uso delle parole quando raccontiamo di anoressia, bulimia, binge eating e altre declinazioni dei disturbi del comportamento alimentare, consapevoli che le parole creano le nostre relazioni, propongono un’immagine di noi stessi e danno forma – come un gioco di specchi – alle nostre ansie e paure più profonde. L’incontro, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, sarà moderato da Mario Manca, giornalista di Vanity Fair.

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