Il Pm di Busto Arsizio torna a chiedere l’ergastolo per Davide Fontana, il reo confesso dell’omicidio di Carol Maltesi, la 26enne fatta a pezzi e lasciata dentro alcuni sacchi sulla strada di Paline di Borno, al confine tra la Vallecamonica e la Val di Scalve.

Lo ha fatto durante il ricorso in appello, chiedendo tra l’altra la stessa pena che aveva avanzato durante il processo di primo grado. Il Pm sostiene che bisogna tenere in considerazione alcune aggravanti, ovvero la premeditazione, la crudeltà ed i motivi futili e abietti, aggravanti che in primo grado non furono riconosciute dal giudice, con delle motivazioni che hanno fatto discutere non poco.

Fontana uccise Maltesi, con cui aveva cominciato una relazione che sfociava nella realizzazione di video hard, dopo che la vittima gli comunicò la sua intenzione di trasferirsi a Verona, per stare vicino al figlio (che vive nella città con il padre) ed al suo nuovo compagno.

Dopo l’omicidio, Fontana aveva utilizzato il telefono di Maltesi per far credere che la giovane stesse bene, fino al ritrovamento del corpo ed il suo riconoscimento: una volta che gli inquirenti giunsero a lui, l’uomo ammise il reato.

La richiesta dell’ergastolo giunge a pochi giorni di distanza dalla decisione della Corte d’Assise di Busto Arsizio di accogliere la richiesta di ammettere Fontana alla giustizia riparativa, un percorso alternativo all’iter penale e che non lo sostituisce, primo caso in assoluto in Italia.

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