Non si placa la battaglia di Lucia Danesi, Orsolina Ciocchi e Nadia Zatti, definite le “tre Leonesse”, in virtù della grinta con cui, da ormai più di un anno, stanno cercando di ottenere risposte chiare sul futuro dell’ospedale di Iseo.

Dopo la chiusura del reparto di Oncologia, spostato a Chiari, e del Punto Nascite, nell’autunno scorso è toccato al ridimensionamento degli orari di Pediatria. Le tre donne, che per anni hanno lavorato per l’Asst della Franciacorta, venerdì scorso si sono presentate davanti al piazzale dell’ospedale per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere certezze per il nosocomio.

Danesi, Ciocchi e Zatti parlano di voci, di notizie non confermate circa un ridimensionamento dell’ospedale, che però genera un clima di incertezza sia tra chi vi lavora che tra la popolazione servita dalla struttura. Venerdì è partito anche l’invito a Letizia Moratti, Assessore regionale al Welfare, di recarsi ad Iseo per verificare di persona la situazione che, sostengono le tre promotrici della campagna di sensibilizzazione, sarebbe aggravata anche dalle difficoltà nei sistemi di prenotazione dei servizi di base e delle visite specialistiche.

Una situazione che ha anche delle ripercussioni sulla politica locale: il gruppo di minoranza di Progetto Iseo rinfaccia a Marco Ghitti, sindaco del Comune, di aver disatteso le promesse fatte, ma il primo cittadino rassicura che l’ospedale di Iseo, stando a quanto a lui comunicato, non subirà ulteriori tagli. Lunedì, intanto, proprio Iseo ha ospitato uno degli incontri voluti dalla Regione per presentare la riforma della sanità lombarda, aperto agli operatori sanitari.

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