Arrivano da Brescia gli importanti passi in avanti annunciati ieri nello studio del Parkinson.

 

Il team dell’Università degli Studi di Brescia guidato dalla professoressa Arianna Bellucci ha infatti identificato una proteina, la ‘Sinapsina 3’, che sarebbe alla base della patologia stessa. Gli studi del team, composto da Marina Pizzi, Mara Cristina Missale, Gaia Faustini e Francesca Longhena, sono durati due anni ed hanno visto la collaborazione anche dei ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia, dell’Università di Padova e dell’Università di Lund in Svezia.

Secondo le analisi effettuate, l’assenza di Sinapsina 3 bloccherebbe la formazione dei depositi proteici cerebrali che innescano la morte dei neuroni dopaminergici del sistema nigrostriatale, dando il via alla malattia. Un’importante scoperta, ma il lavoro del team prosegue, per trovare un modo per modulare la proteina e bloccare la malattia. Il tutto, grazie anche ai fondi ricevuti dalla Michael J. Fox Foundation, fondazione voluta dal popolare attore malato di Parkinson, che ha donato all’Università statale prima 100mila dollari, e poi altri 150mila per gli studi sulle nuove terapie.

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