In questi giorni vi abbiamo parlato DI come il maltempo che si è abbattutto anche in Vallecamonica la settimana scorsa abbia provocato danni rilevanti a tetti, auto e strade, quest’ultime interrotte dagli alberi caduti per la forza del vento.

C’è stata, però, un’altra situazione di emergenza, che ha avuto come protagonista il Centro Faunistico del Parco Adamello di Paspardo ed il Centro Recuperi Animali Selvatici, l’unico autorizzato dalla Regione Lombardia ad operare in Provincia di Brescia.

Anche qui, in effetti, la furia della tempesta ha causato non pochi problemi, soprattutto ai vecchi boschi naturali, come quello in cui sorge la struttura gestita dall’Associazione LontanoVerde. Il giorno dopo il nubifragio la situazione era tale da impedire l’accesso al pubblico: una volta accertati che gli animali ospiti del Cras stessero bene e che le strutture non avessero subìto danni, il servizio di cura della fauna selvatica è potuto proseguire, ma senza consentire l’ingresso dei visitatori.

A poco più di una settimana dal nubifragio, il Centro Faunistico da giovedì 3 agosto può riaprire. L’impegno di chi vi lavora per fare in modo che ciò accadesse è stato lodevole, in particolare il lavoro del Dott. Paolo Trotti, che del Centro è responsabile.

E’ stato lui, tra una fasciatura ed una poppata ai piccoli ospiti del Centro Recupero Animali Selvatici, a ripulire da ramaglie, tronchi e fango la parte bassa del sentiero, permettendo così ai visitatori di tornare a godere dell’atmosfera e della visita del Centro stesso, dove potranno tornare ad essere allestiti i laboratori di arte-natura dedicati ai più piccoli proprio dal prossimo fine settimana.

Per quanto riguarda, invece, le decine di piante schiantate nel bosco che sovrasta il Centro Visitatori, i gestori fanno sapere che sarà necessario un intervento più strutturato, da concordare di concerto con il Parco dell’Adamello e con la Comunità Montana: per il momento questa parte della struttura rimane necessariamente interdetta ai visitatori.

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