Appena rientrati, con un gruppetto di pellegrini, dal lungo e impegnativo cammino dalla diga del Vajont a quella del Gleno, durato 12 giorni e oltre 300 chilometri don Battista Dassa e “Camminare è un’arte” hanno già pronto lo zaino per un nuovo pellegrinaggio, meno impegnativo e di un solo giorno, sempre per ricordare i 100 anni dal disastro del Gleno

E’ in programma per sabato 16 settembre. La partenza sarà alle 7:00 dal santuario della Madonna di Colere, a Dezzo di Scalve. (Disponibilità del pullman con partenza dal centro congressi di Boario alle 6:30) Per esaltare il valore della memoria, costante monito, si passerà da Dezzo, Colere, Teveno, Pezzolo, Nona, Diga del Gleno, Vilminore. All’arrivo alla Diga don Dassa celebrerà la Santa Messa.

Un percorso di circa 20 chilometri lungo il quale si pregherà e si rifletterà su quello che successe il 1º dicembre 1923 alle ore 7:15, quando la diga crollò e 6 milioni di metri cubi d’acqua, fango e detriti precipitarono dal bacino artificiale, a circa 1.500 metri di quota, dirigendosi verso valle. I morti furono ufficialmente 356, ma ancora oggi i numeri sono incerti.

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