Appaltati da qualche settimana gli interventi di messa in sicurezza del fiume Oglio, a Sonico, dalla confluenza con la Val Rabbia fino alla vecchia briglia verso il ponte delle Capre, a Malonno.

La Regione ha stanziato altri fondi, circa un milione e mezzo di euro, che serviranno per lo svasamento di tutti i materiali depositati nel letto dell’Oglio dall’ultima alluvione. Andranno rafforzate le difese spondali, quindi le scogliere e i muri d’argine, sulla sponda orografica sinistra in direzione di Greano e della piana di Malonno, ma anche sull’altra sponda, per la regimazione definitiva dell’Oglio.

Ma in programma c’è anche un altro intervento, individuato da un apposito studio idraulico per la messa in sicurezza del fiume per evitare che, in caso di alluvione, detriti e fango arrivino sulla statale 42, che di fatto è l’unica via di collegamento con l’alta Valle. L’idea di Anas, Regione e Comunità Montana prevede di alzare il sedime stradale di circa tre metri, per una lunghezza 800 metri tra la segheria Bianchi e la località Tre Archi, nella zona della confluenza.

Per questo intervento la Regione ha già messo a disposizione un milione e 250mila euro, mentre Anas ha promesso di inserirlo nel suo programma triennale e di garantire anche il resto dei fondi necessari. Ma come si potrà regolare il traffico durante i lavori? Verrà realizzato un bypass provvisorio verso il fiume, dove deviare le auto di passaggio, e lo svasamento di tutto il materiale accumulato nella piazza di deposito tra Valrabbia e Oglio costituirà la base sulla quale sarà costruita la strada alternativa.

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