Nonostante la temperatura si sia irrigidita, queste sono ancora giornate caratterizzate da un marcato rischio valanghe in Lombardia, specialmente sulle Retiche orientali, i versanti camuni dell’Adamello e le Prealpi bresciane, come mostra il bollettino neve e valanghe di Arpa.

La scorsa settimana sono caduti in quota dai 50 ai 100 centimetri di neve fresca, ma queste nevicate sono state accompagnate da forti raffiche di vento: la combinazione dei due elementi ha contribuito a creare pericolosi accumuli, in gergo “neve ventata”. Perciò i distacchi di porzioni più o meno ampie di masse nevose non ancora assestate possono essere innescati semplicemente dal passaggio con gli sci, le pelli di foca o le ciaspole.

Gli esperti, su tutti il Cnsas, soccorso alpino e speleologico, raccomandano di seguire i bollettini e fare attenzione alle condizioni meteo sfavorevoli, e puntano sulla consapevolezza e sulla sensibilizzazione degli appassionati della montagna. Fondamentale per salvarsi la vita il kit di autosoccorso in particolare Artva, pala e sonda nello zaino. Necessario, quando non si conosce la zona, affidarsi alle guide alpine.

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