Prendono forma le iniziative all’interno di Mita, il Museo Intenazionale del Tappeto Antico che ha fatto il suo debutto a Brescia, nel Centro Culturale della Fondazione Tassara presieduta da Romain Zaleski e con sede in via privata de Vitalis.

Dal 3 marzo al 14 luglio nei luoghi inaugurati nell’autunno scorso è allestita “Persia Felix”, seconda mostra di Mita legata ai tappeti della Collezione Zaleski. La rassegna si sofferma però in particolare sull’Impero persiano e sul periodo storico che va dal 1500 al 1700: è l’occasione per raccontarne le città, le dimore, i giardini, l’eleganza e la cultura libera e diffusa.

Chi si recherà a visitare la mostra (il cui ingresso è gratuito) il sabato e la domenica dalle ore 11:00 alle 19:00 potrà fare un viaggio dalla capitale Isfahan, da cui provengono tappeti fioriti a giardino, fino a Heritz con i suoi tappeti geometrici e in seta, da Kirman (che sviluppa una decorazione vegetale più essenziale e rarefatta) a Tabriz, a nord, con il suo gusto più schematico e geometrico che si avvicina a quello del Caucaso.

Esposti anche alcuni tappeti più moderni che risalgono alla fine dell’Ottocento o all’inizio del Novecento, con trionfi naturalistici di gusto quasi ArtNouveau. “Persia Felix” vuole insomma essere testimonianza di un “Rinascimento Persiano” e di una Persia felice, colta ed elegante, rappresentandone la grande tradizione e la varietà delle sue espressioni.

La mostra, curata da Giovanni Valagussa (anche curatore della collezione di Fondazione Tassara) conta circa quaranta manufatti, tra tappeti dalla collezione e alcuni prestiti dalle collezioni di Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica (Genova) e The NUR Islamic Metalworks Collection (Milano).

“Persia Felix” fa parte della programmazione di mostre di Mita, con l’obiettivo di esporre a rotazione il patrimonio di Fondazione Tassara, di cui è parte la collezione di tappeti antichi considerata tra le private la più completa esistente al mondo, con oltre 1.300 capolavori provenienti da Asia, Europa ed Africa. Le attività del Centro proseguiranno con conferenze, concerti, incontri con il pubblico, attività didattiche e visite guidate.

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