A Pian Camuno sono cominciate le operazioni di riscossione coattiva nei confronti di coloro che, per un motivo o per l’altro, non hanno pagato la Tari, la tassa dei rifiuti, dal 2016 al 2019. Un’operazione affidata ad una cooperativa sociale con l’obiettivo di riportare nelle proprie casse una somma pari a oltre 165mila euro che, tra interessi, sanzioni e rimborsi spese, salirebbero a oltre 227mila euro, che di questi tempi non sono affatto da considerare pochi.

Nel rendiconto dell’esercizio relativo al 2023 i residui riscossi per mancati pagamenti sono ammontati ad oltre 67mila euro, mentre i crediti di dubbia esigibilità legati alle entrate tributarie hanno raggiunto i 371.200 euro.

Come ammette il Comune, diventa sempre più alta la morosità nei pagamenti, come rivela anche la somma sul fondo crediti di difficile esigibilità: a inizio 2023 era di 398.551 euro, mentre a fine anno era salita a 537.766 euro. Da qui, la necessità di intervenire per cercare di recuperare il più possibile di queste somme.

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