Sospese da sabato a lunedì, dopo una seconda settimana di ricerche senza risultati, le operazioni dei sub nel lago d’Iseo per ritrovare e recuperare il corpo della 20enne tedesca caduta in acqua il 1° settembre nei pressi di Pisogne. Nel pomeriggio di venerdì è stata smontata l’Unità di crisi locale (Ucl), che era stata allestita sabato 2 settembre alla spiaggia Xbeach del lido di Pisogne per cercare di individuare il corpo di Chiara Lindl.

Le squadre di sommozzatori e Vigili del fuoco con il supporto di attrezzature e robot torneranno a scandagliare i fondali dopo una pausa tecnica, resasi indispensabile per la manutenzione dei mezzi subacquei. Si riprenderà martedì, con le ispezioni affidate ai sommozzatori dei Vigili del fuoco di Milano, del gruppo Intercomunale di Protezione civile della Comunità del sebino bresciano.

Le operazioni procederanno senza pausa fino alla fine della settimana prossima. Poi, sulla scorta dei riscontri ottenuti, si valuterà di nuovo come procedere. Intanto in Germania i genitori e la famiglia di Chiara non si danno pace: la giovane figlia era su una barca con alcuni amici quando, a causa di un’accelerata improvvisa di un’amica ora indagata per omicidio colposo, la barca si è impennata e la giovane è caduta in acqua, senza più riemergere.

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