Un turista olandese di 52 anni è morto ieri in ospedale a Brescia dopo essere rimasto a lungo sott’acqua nel Sebino fra Pisogne, Costa Volpino e Lovere. L’uomo, Patrick Van Dijk, ieri pomeriggio stava praticando il wakeboard, sport d’acqua tra sci nautico e snowboard,, trainato da un motoscafo su cui c’erano la moglie e alcuni amici.

All’improvviso, per cause in corso di accertamento, il turista olandese, che con la famiglia alloggiava in un campeggio a Marone, si è inabissato ed è rimasto sott’acqua per diversi minuti.

I suoi compagni l’hanno recuperato trascinandolo a bordo di peso, e l’hanno trasportato, incosciente, in arresto cardiaco, alle strutture del Porto Goen, sul lungolago di Pisogne. Dopo avere utilizzato il defibrillatore semiautomatico a disposizione nel bar del vicino campo di tennis, il turista è stato trasferito d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia con l’eliambulanza. In serata i medici hanno dovuto constatare il suo decesso.

Sul fatto indagano ora i carabinieri della stazione di Pisogne. Ma tutti i fattori fanno propendere per la cosiddetta sindrome da idrocuzione, una violenta stimolazione dovuta allo sbalzo termico tra la temperatura esterna e quella dell’acqua, che abbatte la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. In alcuni casi può portare alla perdita di coscienza. Sul lago di Garda, nell’ultimo mese, ci sono stati sei casi di morte dovuti allo stesso motivo.

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