La neve se la sono dovuta inventare, a Borno Monte Altissimo, quest’inverno: l’assenza di precipitazioni ha costretto il comprensorio sciistico a ricorrere quasi esclusivamente a quella artificiale. Ma il grande lavoro della squadra e il nuovo impianto di innevamento hanno contribuito a creare le condizioni ottimali per sciare agli appassionati che, fermi dal 7 marzo 2020, avevano voglia di tornare in pista.

E così è stato: dal 4 dicembre fino al 27 marzo la stagione ha dato ottimi risultati: oltre 60mila primi ingressi nella stagione che si è appena chiusa, quasi il doppio rispetto all’ultima stagione utile (2019-2020) che comunque si era chiusa in anticipo. Buono anche il bilancio sul settore food (Barissimo e rifugio Monte Altissimo), che sul fatturato totale della società pesa il 30%.

“Un risultato che va oltre le più rosee aspettative” commenta Demis Zendra, amministratore delegato di Borno Ski Area: “Abbiamo chiuso un inverno ricco di piccoli e grandi record a cui siamo arrivati con un grande lavoro e tanto impegno. Crediamo sia questo il frutto di quello che abbiamo messo in campo negli ultimi anni”.

Non solo gli investimenti sui macchinari, ma anche sulla squadra: “Oggi Borno Ski Area è tornata ad essere un luogo dove tutti possono sciare, godere del relax che la natura offre e divertirsi: un mix che abbiamo creato con cura e tutto l’amore che ci lega a questo posto che è letteralmente rinato” sostiene soddisfatto Zendra.

La festa di chiusura del 27 marzo, che ha riunito tutti gli amici di Borno Ski Area, non è stata che la ciliegina sulla torta della stagione. Ora un po’ di pausa per ricaricarsi e stendere le proposte estive.

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