E’ l’opera pubblica più discussa del momento in Vallecamonica: per il ponte tibetano che il Comune di Vezza d’Oglio ha intenzione di realizzare tra le località Grano e Tù è sceso in campo il comitato “Vezza Sostenibile” che, anche tramite alcuni incontri pubblici, sta raccogliendo le firme necessarie per chiedere che sia indetto un referendum per decidere se realizzarlo o no.

Referendum che il Comune si prepara ad affrontare, anche se Diego Occhi, sindaco di Vezza d’Oglio, non ha dubbi sul fatto che il progetto debba andare avanti, in quanto opera inserita nel programma elettorale da anni. Il ponte, il cui vero nome sarà “Passerella delle aquile”, sarà lungo 465 metri, con un’altezza dal suolo di 73 metri ed attraversabile da tutti, senza utilizzo di imbragature; il suo accesso avrà un costo di cinque euro.

L’Amministrazione Comunale si dice certa che un’opera del genere potrà contribuire alla destagionalizzazione di Vezza d’Oglio, il cui turismo ora si concentra in inverno e ad agosto. La passerella, secondo il sindaco, potrebbe diversificare l’offerta di percorsi sul territorio e contribuire al flusso di turisti che vogliono vivere un’esperienza differente. Due fronti opposti, insomma, su un’opera di cui sentiremo parlare ancora a lungo.

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