Si è spostato anche tra le fila della politica bresciana il dibattito sul ponte tibetano progettato in Val Grande a Vezza d’Oglio. Nei giorni scorsi è stato Fratelli d’Italia, Federazione provinciale di Brescia, a prendere posizione con un comunicato: “Dalla stampa si apprende che a Vezza d’Oglio si discute della realizzazione di un ponte tibetano all’ingresso del parco dello Stelvio, una struttura dai costi certi e considerevoli, oltre 2 milioni di euro, e un impatto ambientale altrettanto certo, ma dai benefici non garantiti e documentati”. Così Giuseppe Citroni, presidente del Circolo di Vezza d’Oglio di Fratelli d’Italia, che sottolinea che l’opera non prevede nemmeno di collegare due località, come poteva essere per piana Morei con le Gole Larghe e il lago Aviolo.

“Il paese ha ben altre necessità” ha aggiunto il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Diego Invernici proseguendo nella nota, chiedendo che non si sprechino più risorse pubbliche per cattedrali nel deserto, interventi e infrastrutture di cui non siano ben chiari i benefici rispetto ai costi e le ricadute complessive sulla collettività: “É solo di investimenti strategici che il nostro territorio montano ha bisogno”.

Anche il coordinatore provinciale di FdI Diego Zarneri interviene sottolineando: “Le nostre montagne sono belle, ricche di risorse naturali e culturali da valorizzare. Investiamo il denaro pubblico per garantire servizi prioritari ai cittadini e promuovere attività coerenti con le vocazioni territoriali, dall’agricoltura al turismo. Attività connesse in montagna, praticate e governate in modo sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, grazie a innovazioni che sappiano esaltarne e comunicarne l’unicità”.

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