Un ponte tibetano a Vezza D’Oglio? Se ne discute da tempo, con l’amministrazione guidata da Diego Occhi che vuole investire in un’attrazione turistica che andrebbe a collegare le frazioni Tu e Grano, in Val Grande. Quest’estate l’ente dell’alta Vallecamonica ha conferito a uno studio milanese l’incarico professionale per indagini geognostiche, geologiche e geotecniche per le opere.

Ma l’idea non sta raccogliendo il favore di tutti e in paese dal 2021 è nato il gruppo “Vezza Sostenibile” che ha diffuso un sondaggio, compilato da 900 persone, dimostrando il grande interesse al tema. L’azione del gruppo, è stato subito dichiarato, consiste nel fare informazione e contestualmente raccogliere i pareri di chiunque, pro, neutro o contro che sia, il più liberamente possibile, senza volersi addentrare in logiche politiche.

Da tempo era nell’aria l’idea di lanciare un referendum da sottoporre ai residenti per far esprimere loro parere favorevole o contrario all’opera. Per questo oggi, 7 aprile, “Vezza sostenibile” prosegue la raccolta firme, riservata ai residenti, per la promozione del referendum popolare “Ponte Tibetano: SI o NO”. Un referendum che il comitato ha sempre sostenuto dovesse essere indetto dal Comune di Vezza. Dopo lunghe trattative è notizia recente che il Comune avrebbe rilasciato i documenti per indire ufficialmente la consultazione. Nel frattempo i due appuntamenti odierni: dalle 17 alle 19:30 in piazza IV Luglio davanti al bar Aviolo la raccolta firme, alle 20:45 l’incontro al centro Eventi, dove saranno illustrate le proposte per la Vezza d’Oglio del futuro.

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