Consegnate le trecento firme necessarie per chiedere al Comune di Vezza d’Oglio un referendum sulla realizzazione del chiacchierato ponte tibetano, ora il Comitato promotore dell’iniziativa, Vezza Sostenibile, chiede all’Amministrazione Comunale -tramite un’istanza di accesso– di poter visionare gli atti relativi all’opera pubblica.

In particolare, il Comitato chiede la documentazione tecnico-economica relativa alla realizzazione del ponte (che il Comune ha già rinominato “Passerella delle Aquile”) che si intende posizionare alle porte del Parco Nazionale dello Stelvio, nella Val Grande di Vezza d’Oglio.

L’obiettivo dei sostenitori del “no” è, dicono loro stessi, “acquisire le informazioni fin qui ufficialmente taciute dall’amministrazione stessa, al fine di informare la comunità dello stato dell’arte sulla realizzazione di questa discussa opera”. Vezza Sostenibile, inoltre, continua a suggerire all’Amministrazione di organizzare un incontro pubblico informativo sul tema, anche per chiarire alcune questioni.

Non solo: secondo Vezza Sostenibile, sembrerebbero mancare le gare relative alla progettazione esecutiva del ponte tibetano e la relativa valutazione di impatto ambientale. Una ragione in più, secondo i promotori del comitato, per accedere agli atti depositati in Comune.

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