Grave incidente in montagna ieri per l’ex presidente del Cai di Lovere, Luisa Bianchi. La 57enne appassionata di arrampicata sportiva attorno alle 14.30 si trovava per un’escursione con la figlia, Erica Polloni, sotto il santuario di San Giovanni, sul monte Cala di Lovere.

Una volta arrivate nella zona della falesia, considerata una delle pareti più impegnative dell’alto Sebino, le donne hanno deciso di raggiungere la vetta del corno di San Giovanni salendo per la via normale. Stando alla ricostruzione della dinamica, una delle pietre a cui Luisa Bianchi era aggrappata si è staccata di colpo dalla parete facendole perdere l’equilibrio: la donna è caduta all’indietro tra le rocce compiendo un volo di circa dieci metri.

La figlia ha avuto la lucidità di chiamare il 112: l’Areu ha fatto intervenire sul posto i Vigili del fuoco volontari di Lovere con il nucleo Saf di Bergamo, i volontari del Soccorso alpino della stazione di Clusone e l’eliambulanza decollata da Sondrio. Per i soccorritori non è stato facile raggiungere la zona e individuare la donna e recuperarla con il verricello. Trasportata in condizioni critiche alla Poliambulanza di Brescia, in serata è stata sottoposta a un delicatissimo intervento.

Luisa Bianchi, ex presidente del Cai di Lovere, istruttrice sezionale di alpinismo, è la vedova di Sergio Polloni, l’istruttore regionale che nel 2019 perse la vita mente stava arrampicando su una parete della Presolana insieme ad alcuni allievi.

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