Presso lo stabilimento Riva Acciaio di Malegno si è svolta ieri, Primo maggio, la celebrazione della Festa dei Lavoratori promossa dalla Diocesi di Brescia in collaborazione con il Consiglio d’amministrazione di Riva Acciaio.

Un evento tanto inusuale quanto sentito, non solo per chi in quella storica fabbrica vi lavora o vi ha lavorato, ma per l’intera comunità di Malegno e della Vallecamonica: la Messa, presieduta dal Vescovo di Brescia, dentro allo stabilimento, definito una cattedrale laica, è stata l’occasione per riflettere sul concetto del lavoro e soprattutto della persona.

Ad accogliere mons. Tremolada e i sacerdoti concelebranti c’erano il Prefetto di Brescia e numerosi sindaci e rappresentanti delle istituzioni militari, nonché i dirigenti della Riva Acciaio e gli impiegati e operai.

Il presidente di Riva Valerio Bisio e il sindaco di Malegno Paolo Erba hanno salutato e ringraziato con i loro discorsi il Vescovo prima della Messa. L’ingegner Bisio ha messo al centro il valore della persona, vera ricchezza per un’impresa, e ha ribadito l’importanza della sicurezza sul posto di lavoro.

Il sindaco Erba ha preso la parola anche a nome dei sindaci di Cerveno e di Sellero, gli altri due paesi camuni in cui la Riva ha i suoi stabilimenti in Vallecamonica. Per Malegno, ha detto il sindaco, la fabbrica è, geograficamente e affettivamente, un pezzo della comunità. Erba si è concentrato sui primi articoli della Costituzione Italiana, riflettendo sul fatto che un essere umano è realizzato quando lavora e dimostra ciò che sa fare, facendo riferimento alla proverbiale laboriosità dei camuni.

Nell’omelia mons. Pierantonio Tremolada è tornato a definire il concetto di lavoro come piena espressione alla dignità di una persona, qualcosa che conferisce alla sua umanità tutta la sua verità. E sono proprio le persone, con la loro creatività e passione, a creare ricchezza nelle imprese e a fare la differenza, ha detto il Vescovo. E ancora: “Quando si pensa al lavoro ci sono due punti cardine a cui si deve pensare: il bene comune e la coscienza. Si lavora bene se si ha coscienza e se non si pensa semplicemente al bene proprio, ma al bene di tutti”. L’etica del lavoro, il ruolo del sindacato, quello delle giovani generazioni, il concetto di progresso alcuni dei temi toccati nel corso dell’omelia dal Vescovo.

La celebrazione è stata trasmessa dalle emittenti locali e sul canale You Tube de La Voce del popolo a cura del Centro diocesano per le comunicazioni sociali. (Foto Marco Ortogni)

Share This