La sentenza era attesa già per ieri, ma il prolungarsi degli interventi ha spinto il presidente della Corte ad annunciare che il verdetto del processo a carico di Silvia e Paola Zani e Mirto Milani per l’omicidio di Laura Ziliani sarà emesso il 7 dicembre.
L’udienza di ieri, quindi, si è concentrata sulle dichiarazioni delle parti civili e delle difese, a cominciare dalle prime. La richiesta da parte dell’avvocato di Lucia Zani, terza figlia di Laura Ziliani affetta da disabilità, è stata di nessuna attenuante e di un sequestro conservativo su un appartamento di proprietà di Silvia e Paola.
A rincarare la dose è stata l’avvocata della madre e dei fratelli della vittima, che ha sottolineato i depistaggi di quello che gli inquirenti hanno definito “trio criminale”, ma anche il fatto che la confessione sia giunta solo a chiusura delle indagini e che non avrebbero mai chiesto scusa in aula, rendendo in questo senso il processo “un’occasione persa”.
La parola è quindi passata alle difese, con l’avvocata di Milani che ha puntato tutto sul fatto che il suo assistito sia stato il meno convinto del piano criminale e non il manipolatore del trio, come inizialmente considerato ed il legale di Paola Zani che ha invece chiesto l’esclusione dell’aggravante della premeditazione. Ora non resta che attendere la sentenza.