Non c’è ombra di dubbio che il Comune di Edolo, nell’affrontare l’emergenza legata ai migranti provenienti prima dall’Afghanistan poi dall’Ucraina, sia sempre stato in prima linea e, soprattutto, abbia offerto tutta l’accoglienza possibile alle famiglie scappate dalla guerra.

Un’accoglienza che si è resa possibile grazie alla disponibilità di due strutture: la base logistica dell’Esercito e l’ex Convitto Bim, che ancora oggi ospitano gruppi di profughi provenienti da varie parti del mondo. L’ultimo arrivo risale ai giorni scorsi, con una decina di iraniani giunti alla base logistica.

La situazione, però, sta diventando insostenibile in paese, dove si verificano sempre più episodi di accattonaggio, di persone che mendicano o che girano scalze, disturbando la quieta pubblica. Una condizione che Luca Masneri, sindaco di Edolo, ha deciso di fare presente un’altra volta al Prefetto di Brescia.

Dopo avergli già scritto ad agosto, il primo cittadino è tornato a scrivergli (inviando la stessa missiva anche al Ministero dell’Interno), lanciando un ultimatum: se non sarà ricevuto entro la prossima settimana, dichiarerà le due strutture inagibili, costringendo le persone presenti ad andarsene.

Il Comune lamenta che sulla questione non ci sia nessuna comunicazione ufficiale, cosa che impedisce all’Amministrazione di sapere come agire in futuro: il paese non si vuole sottrarre all’accoglienza, ma non vuole neanche che qualcuno se ne approfitti.

Share This