Due ore di confronto con capigruppo e i segretari dei partiti per costruire il programma elettorale che Emanuele Moraschini, sindaco di Esine, indicato da Fratelli d’Italia e messo a disposizione di tutto il centrodestra e poi del “patto civico”, presenterà come punto di partenza della sua Presidenza della Provincia di Brescia.

I rappresentanti dei partiti hanno tributato un sentito ringraziamento a Moraschini, che si è dichiarato orgoglioso del prestigioso ruolo che gli sarà affidato, consapevole della responsabilità di dover saper far sintesi e rilanciare l’operatività dell’ente provinciale.

Le linee programmatiche sono state affidate all’unisono a una dichiarazione del futuro Presidente Moraschini: “Ringrazio Fratelli d’Italia, il segretario Diego Zarneri e tutti i partiti per avermi voluto affidare il compito di guidare la Provincia di Brescia in questo momento di transizione, ma che deve diventare un’opportunità per affrontare temi irrisolti e strategici per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio”. Gli evidenti limiti temporali che precedono la riforma delle Province già al vaglio dell’attuale governo hanno indubbiamente agevolato un accordo istituzionale, ma le forze politiche ribadiscono di voler assegnare a Moraschini un “presidenza del fare”.

In cima alla lista dell’agenda del Broletto c’è il tema dei fondi Pnrr, “risorse importanti che vanno intercettate nella totalità delle opportunità sul tavolo. Una Provincia unita permetterà il massimo del risultato e dovrà diventare punto di riferimento per i Comuni”. Poi, il Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) “in continuità con il lavoro di condivisione già avviato”.

Punto centrale della nuova presidenza sarà il cosiddetto “pacchetto sblocca opere”: un’accelerazione per tutte le infrastrutture che attendono da tempo il via libera. Stesso rilievo avrà l’edilizia scolastica, che richiede interventi urgenti e non prorogabili di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico. Sul Trasporto pubblico locale si punta su una rimodulazione capace di recuperare risorse per lo sviluppo dalla città verso l’hinterland e il resto della provincia.

Occhi ben puntati anche su Brescia Capitale della Cultura “fondamentale veicolo di promozione turistica; particolare attenzione andrà data al patrimonio enogastronomico e alla valorizzazione delle eccellenze extra-urbane”. Sul fronte ambientale “serve risolvere annose criticità”.

Moraschini assicura che “non sarà trascurato il tema dello sviluppo della Depurazione e il contrasto agli scarichi abusivi”, mentre sul ciclo idrico, dopo il recente voto in Consiglio provinciale, “attenderemo l’analisi di Ato e il voto dell’assemblea dei sindaci”. Infine, l’ecosistema socio-economico della montagna, che “sarà centrale per il nuovo corso della Provincia che elaborerà una strategia dedicata ai territori a bassa densità e contro lo spopolamento e per il rilancio della sua competitività”.

Per quanto l’esito sia scontato, saranno i 2.577 sindaci e consiglieri comunali bresciani ad eleggere Moraschini il 29 gennaio. Le 400 firme raccolte a sostegno del sindaco di Esine saranno depositate insieme alla candidatura ufficiale oggi.

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