Dopo sette mesi ed altrettanti incontri, anche la sesta edizione di Raccontando la Montagna è stata archiviata. L’iniziativa, promossa dal Polo Unimont-Università della Montagna di Edolo, è nata nel 2017 per raccontare i territori in alta quota e le tematiche ad essi legati tramite alcuni libri ed autori capaci di stimolare dibattiti e confronti.

L’edizione appena conclusasi, sempre nel ricordo di Alida Bruni (amica e collaboratrice dell’Unversità della Montagna), si è aperta ad ottobre con la presentazione di “Arboreto Salvatico” di Mario Rigoni Stern a cura di Marco Albino Ferrari. Gli incontri successivi, invece, hanno raccontano al pubblico “La foglia di fico” di Antonio Pascale, “Il Duca” di Matteo Melchiorre, “Bjula delle betulle” di Gian Luca Favetto, “L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa” di Alberto Grandi, “La montagna di fuoco” di Leonardo Caffo e “L’uomo che guardava la montagna” di Massimo Calvi.

L’intento, ha spiegato l’architetto Claudio Gasparotti, ideatore e coordinatore della rassegna, “era quello di leggere e far leggere libri confrontandoci con autori che raccontavano una montagna priva dell’eroismo delle grandi ascensioni o di una frequentazione eccessivamente atletica del territorio montano. Volevamo anche rifuggire da stereotipi che affondano nel folclore, nel kitsch, nel vernacolare. Ovvero quel tipo di storie che rappresentano il montanaro buono, lavoratore e comunque emarginato dalla contemporaneità; in sostanza volevamo rifuggire anche dal racconto di una montagna come un’area utile solo per il tempo libero e il divertimento del cittadino”.

Racconta la Montagna ha così confermato la sua mission di portare all’attenzione del pubblico nuovi significati del vivere e sentire la montagna, ambiente al tempo stesso normale e straordinario, luogo del riposo ma anche spazio abitato e sostenibile.

Ed i risultati non sono mancati: i sette incontri hanno coinvolto più di 380 partecipanti, in buona parte in presenza (ma non sono mancati coloro che hanno seguito le conferenze in streaming), con una media di 47 partecipanti ad incontro.

Al termine di ogni appuntamento, infine, si è ripreso l’incontro tra lettori e produttori di specialità enogastronomiche montane, con la collaborazione di aziende locali che hanno portato la loro testimonianza di una montagna e di una Valle che lavorano e promuovono anche il settore enogastronomico.

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