I carabinieri della Compagnia di Chiari stanno passando al setaccio ogni fotogramma delle riprese effettuate dalle telecamere di videosorveglianza della villa in via Cavour ad Iseo in cui, mercoledì scorso, una banda di ladri ha costretto il proprietario (un imprenditore di 59 anni) ad aprirgli le porte di casa e, dopo aver tenuto in ostaggio lui, la moglie e la figlia, a consegnarli denaro contante, un orologio ed alcuni gioielli, per un bottino dal valore stimato di 100mila euro.

Gli inquirenti non stanno facendo trapelare nulla sulle indagini, ma stando a quanto scrive il Bresciaoggi il loro lavoro si starebbe focalizzando sul fatto che questa e le altre rapine che si sono verificate nell’ultimo mese sul Sebino (non solo ad Iseo, ma anche a Corte Franca e Calvisano) siano state messe a punto dalle stesse persone con l’aiuto di un basista, ovvero di una persona che conosceva bene le abitazioni ed i loro proprietari, dando così indicazioni utili per effettuare le rapine e riuscire a scappare prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Il basista potrebbe così fare parte della banda, composta da altre tre persone: nella rapina avvenuta mercoledì, mentre due di loro si facevano aprire le porte di casa, un terzo è rimasto all’esterno a fare da palo. Un modus operandi molto simile alle altre rapine delle settimane scorse, effettuate tutte in ville isolate ed al rientro dei padroni di casa.

[Foto da Giornale di Brescia]

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